Sappiamo che il nostro Sistema è in crisi e lo sarà sempre di più, tale situazione si ripercuote, maggiormente, sui cittadini che vivono particolari situazioni di fragilità/disagio.;
Quando le persone con gravi disabilità e/o i loro caregivers si trovano in difficoltà, o nell’impossibilità di avere, in tempi ragionevoli, una visita medica o un esame specialistico, le situazioni diventano molto più complesse.
Dalla nostra esperienza possiamo dire che: non poter fare accertamenti sul proprio stato di salute crea molto disagio, uno stato d’incertezza e paura per il futuro, il tutto è fonte di forte stress psico-fisico ed emotivo che aggrava le patologie esistenti e rischia di crearne di nuove.
Se consideriamo che la stragrande maggioranza di chi si prende cura della persona non autosufficiente è rappresentata dalle donne che hanno dovuto lasciare il lavoro o non hanno potuto mai lavorare e che inoltre si vedono negato anche il diritto a potersi curare. Il rischio di marginalità sociale e di esclusione, è ancora più elavato.
Tutto questo le fa sentire ancora più invisibili ed abbandonate dalla società, di conseguenza aumenta, in loro, il senso di frustrazione che può portare alla depressione, con ulteriore costo sociale.
Concludendo, se non riusciremo, al più presto, a garantire, soprattutto a questi cittadini, un’ adeguata assistenza, anche sanitaria, non potremmo più sostenere di essere in una società civile, ma in una società malata.
Unione famiglie handicappati