PIÙ’ SERVIZI PER I DISABILI –
«Tutti insieme saremo più forti vogliamo essere coinvolti nei progetti di assistenza»
di Marco Deligia
SASSARI. Circa un anno fa si sono decise a imboccare la strada della concreta collaborazione. Questa esperienza ieri è diventata ufficiale con l’istituzione della rete di associazioni di disabili e dei loro familiari, comunicata in un incontro-conferenza con i rappresentanti delle diverse organizzazioni nella sede della circoscrizione numero 3.
«Ci siamo uniti perché abbiamo capito che insieme siamo più forti, in quanto rappresentiamo la stragrande maggioranza dei disabili e dei loro familiari — ha affermato Giampietro Uleri, coordinatore della rete —. Abbiamo fatto nostro il motto coniato, nel 2002, nella Dichiarazione di Madrid delle persone con disabilità, “Niente su di noi senza di noi” e intendiamo farlo rispettare; vogliamo che d’ora in poi tutti i servizi riguardanti le disabilità siano coprogettati e covalutati dagli enti locali con la rete delle associazioni». Giampietro Uleri ha poi ribadito che le associazioni in rete sanno bene cosa vogliono, sulla base di proposte contenute in un documento presentato lo scorso autunno.
Si vuole andare a coltivare un’assistenza sociale che non vada più intesa come puro assistenzialismo ma che sia invece caratterizzata da una rete di servizi frutto di coprogettazione tra istituzioni e associazioni. E i progetti devono essere concepiti e costruiti sulla persona en sulle esigenze delle famiglie, attraverso un’adeguata partecipazione. «Abbiamo alcune priorità— ha precisato Uleri. Si darà spazio ai documenti sulla legge 162 relativa all’assistenza personale. Rivendichiamo, poi, il diritto di partecipare al Piano stra-tegico comunale, per il quale è fissato già un incontro il prossimo 12 marzo. Inoltre intendiamo dire la nostra sul Piano sanitario regionale». Anna Mura, dell’Assonhor-Novus Horizons, ha concentrato l’attenzione sulle tante questioni aperte circa il rapporto tra istituzioni e realtà associate e famiglie che vivono e affrontano la disabilità, ricordando le attuali carenze nel sostegno e nell’assistenza nei diversi campi che in città si individuano, ad esempio, nel diritto alla scuola non garantito a 22 persone. Tomaso Marchio, responsabile regionale della Lism, ha messo l’accento sul ruolo della rete, che mette a disposizione e rende ottimali le risorse di ciascuna associazione. Dagli interventi di altri rappresentanti delle organizzazioni che hanno aderito al coordinamento è stato sottolineato che la rete si pone come soggetto propositivo nei confronti dei suoi interlocutori e non si limita a formulare richieste all’amministrazione comunale e provinciale. E’ stato prospettato un allargamento del confronto, da instaurare anche con la Regione e, sui temi più generali, in ambito nazionale. I consiglieri comunali Antonio Cossu e Dolores Lai hanno speso considerazioni lusinghiere, dichiarando che da parte dell’assemblea consiliare di Palazzo Ducale si cercherà di intensificare concretamente l’ascolto e il rapporto costruttivo con le as¬sociazioni. L’assessore comunale ai Servizi sociali, Cecilia Sechi, impossibilitata alla partecipazione, ha comunque inviato un messaggio. «Con l’iniziativa della rete si dà un esempio di spirito costruttivo alla città, con un coordinamento che supera l’ottica del “singolo orticello”— ha osservato Cecilia Sechi nella sua lettera alle associazioni —. C’è la speranza di riuscire a migliorare insieme i servizi offerti ai cittadini».
LE TREDICI ORGANIZZAZIONI
Familiari in prima linea per la tutela dei diritti
SASSARI. Sono tredici le associazioni operanti a Sassari e nel territorio provinciale che hanno ufficialmente costituito la rete dei sodalizi impegnati sul versante della disabilita e a sostegno delle famiglie degli stessi disabili. Si tratta di orga-nizzazioni di volontariato e promozione sociale e di enti mo-rali che manifestano il loro impegno in diversi campi, dall’ascolto all’assistenza e consulenza, dall’auto-aiuto al mutuo-aiuto, dalle esigenze di mobilità e trasporto dei diversamente abili alle attività socio-ricreative. In ordine alfabetico, della rete fanno parte l’Afarp (Associazione familiari per l’attuazione della riforma psichiatrica), l’Anmic (Associazione nazionale dei mutilati e invalidi civili), l’associaione “Sardegna per tutti”, l’Assonhor-Novu Horizons e l’associazione di volontariato “La Sorgente”. A seguire, l’Ens (Ente nazionale sordi), il gruppo Down -aderente Uni Down, Il Labirinto, la Lism (Lega italiana sclerosi multipla), l’Ufha (Unione famiglie handicappati), l’Uic (Unione italiana ciechi), la Uildm (Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare) e “Insieme”, sodalizio di Porto Torres. Le adesioni sono destinate ad aumentare,’ nella consapevolezza e fiducia in un’azione integrata tra associazioni. Per i promotori della rete questa collaborazione consente a ciascuna delle organizzazioni di acquisire, in una condizione di reciprocità, maggiore peso e spinta nei programmi che si intendono portare avanti e nel confron¬to con le amministrazioni locali. Tra le attività sinora svolte dalla rete, spiccano, ad esempio, il convegno su “Disabilità e servizi a Sassari”, tenutosi lo scorso novembre con la presen-tazione di un dettagliato documento, e la partecipazione alla stesura del programma “Plus” per il triennio 2007-2009 nel distretto 1« dell’Asl, attraverso il tavolo tematico su “Disabilità e persona fisica”, (m.d.)